È terminata con successo la prima delle quattro giornate dedicate all’imprenditorialità in ambito Life Science, ma in una formula diversa rispetto agli standard: una startup che prende forma attraverso una scuola per ricercatori con l’ambizione di conoscere le tecniche, le modalità di inserimento nel mercato e i processi d’impresa. Ecco, quindi, che Connessione è la parola chiave della prima giornata della EnterPrise School, realizzata dall’Università degli Studi di Bari con l’obiettivo di accompagnare i ricercatori, clinici, dottorandi, startupper e knowledge transfer manager appartenente agli spoke del progetto dal titolo PerfeTTO – italian tecnology transfer office network, in un percorso di ideazione e sviluppo di idee imprenditoriali in ambito salute. Mettere insieme gli uffici di trasferimento tecnologico che accompagnino le loro start up a realizzare imprese è il focus dell’intero progetto.
“Obiettivo del Progetto PerfeTTO è da un lato potenziare sempre di più gli uffici di trasferimento tecnologico e dall’altro creare una rete nazionale tra gli stessi, affinchè possano accompagnare i ricercatori alla valorizzazione dei risultati della ricerca e alla creazione di impresa. Oggi, grazie alla metodologia del BaLab, struttura di eccellenza dell’Università degli Studi di Bari, ricercatori, medici e manager del trasferimento tecnologico hanno l’opportunità di partecipare ad un’attività formativa che porta ad accrescere le loro competenze sulla creazione di impresa.”, è quanto afferma il prof. Gianluigi de Gennaro, presidente del Centro di Eccellenza “Per l’innovazione e la Creatività” dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Attività formativa e contaminazione: i partecipanti hanno voglia di sviluppare le idee in un modo di business diverso da quello tradizionale. È, infatti, importante sviluppare questo genere di attività per coinvolgere il mondo della ricerca in diversi settori e confrontarsi in favore di un obiettivo diverso, quale quello di trasportare la conoscenza che il ricercatore ha anche nella fase produttiva. È fondamentale non fermarsi al risultato della ricerca, con la pubblicazione sulle riviste scientifiche, ma cercare di vedere come quel dato possa essere disseminato per generare ulteriore sviluppo.
In Puglia, EnterPrise School è il primo evento che vede ricercatori, clinici e startup coinvolti da tutta Italia. Si tratta, quindi, di un progetto ad ampio respiro con rappresentanti della ricerca del nord, del centro e del sud. La Puglia diventa sede, quindi, di ricerca di idee e di sviluppo. Capofila del progetto, tre importanti istituti: IRCCS Monzino che ha sede a Milano, IRST Amadori che ha sede a Bologna e IRCCS De Bellis di Castellana Grotte.
Ad avviare l’attività formativa, insieme al prof. de Gennaro, il Direttore Scientifico del De Bellis, Gianvito Giannelli che ha sottolineato l’importanza del finanziamento di cui usufruirà l’IRCCS per la durata della prima fase di progetto, cioè quattro anni che si rinnoveranno in altri altrettanti anni. La variabile tempo consentirà alle startup e alle spin-off di svilupparsi, senza il rischio di non raggiungere l’obiettivo finale e cioè creare servizi nell’ambito della tecnologia e dell’innovazione fruibili dai cittadini. Le proposte progettuali imprenditoriali riguardano soluzioni e tecnologie per l’assistenza domiciliare e per la prevenzione e la diagnosi precoce e strumenti di stratificazione del rischio. Ma ancora, farmaci e terapie innovative tra cui la gene therapy e cell therapy, software o algoritmi di intelligenza artificiale applicati all’ambito salute e la robotica a supporto del paziente e del personale medico nella diagnostica e negli interventi.
In questi quattro giorni si assisterà ad una full immersion e le idee selezionate avranno l’opportunità di partecipare ad un percorso di formazione/accompagnamento per lo sviluppo dei progetti. Sviluppo business, tutoring, mentoring, network con imprenditori, investitori e stakeholders saranno i feedback della partecipazione al progetto. Il gioco dei ruoli, invece, è stato introdotto con un’abilità del tutto inusuale e autentica, da uno dei tutor Aldo Campanelli, che con un’attività di contaminazione ha sviluppato empatia nel gruppo di lavoro. Davide Ederle è stato il mentor di questa prima giornata e tra segreti, teoria e pratica, ha sviluppato e presentato concetti utili al fine di trasmettere quanto un’idea progettuale abbia necessità di essere non solo una buona idea, ma soprattutto che sia un’idea applicabile sul mercato.